I nonni: figure preziose e delicate

La figura dei nonni

è un pilastro su cui sempre più spesso le famiglie moderne si appoggiano: basterebbe stare fuori da un asilo o una scuola, all’orario di uscita, per vedere quanto la loro presenza sia fondamentale, quanta energia ed entusiasmo si respiri nell’incontro con i nipoti.

Eppure il rapporto nonno-nipote è spesso sottovalutato, sommerso dalle mille relazioni dei bambini di oggi, se non visto come un obbligo di visita ai suoceri...Il rischio è di non accorgersi di quanto sia prezioso.

Innanzitutto, l’esperienza del diventare nonni (esperienza che non si sceglie direttamente) diventa quasi un ringiovanimento, una positiva regressione al tempo in cui ci si occupava di pannolini e di giocattoli, per quei bambini che ora sono diventati a loro volta genitori.

Per questi ultimi, indaffarati nelle mille vicende quotidiane, potersi affidare a figure di cui si conosce, per esserci passati, la competenza educativa (per di più gratis) è un aiuto formidabile.

Certo, talvolta nascono dissapori e rivendicazioni sulle linee educative da dare ai bambini: solitamente più morbide per i nonni, più direttive per i genitori (con tanto di recriminazioni del tipo “Con me non facevi così!”). È, tutto sommato, il bello dell’avere punti di vista diversi, che partono da rapporti profondamente diversi: i genitori vivono il rapporto col figlio direttamente, hanno la piena responsabilità della loro crescita, e nel frattempo sono spesso pressati dallo stress della vita lavorativa; i nonni riescono a vivere in maniera più distaccata, di solito non abitano insieme ai nipoti, hanno spesso uno stile di vita più rilassato, raggiunta ormai la pensione e una certa sicurezza.

Inoltre, per i bambini il nonno e la nonna sono figure che hanno una valenza praticamente magica: chiedete a un bambino del proprio nonno o della propria nonna, vi risponderà che sono due persone che sanno tutto, cucinano divinamente, sempre sorridenti e con le tasche piene di caramelle.

Questo è un aspetto che ha resistito ai cambiamenti moderni: il nonno come figura portatrice di saggezza e di cose buone, come se rispondesse a un bisogno profondo dei bambini di un riferimento vicino che incarni valori e protezione un pochino diversi da quelli di mamma e papà, a cui affidarsi quando i genitori non riescono ad essere disponibili, perché arrabbiati, tristi, immaturi o con la testa immersa in qualche grattacapo.

Sono i nonni che in queste evenienze spesso si fanno carico sia dei nipoti che dei figli, raddoppiando il ruolo, sia nonno che genitore, e probabilmente quadruplicando la fatica…

Se, per un attimo, facessimo finta che i nonni non esistessero, sarebbe un casino. Questo me l’ha detto un giovane paziente adolescente, parlando di una eventualità del genere. La cosa curiosa è che  anche degli economisti sembra d’accordo con lui, quando sostengono che l’economia italiana negli anni della crisi è potuta sopravvivere grazie al “welfare” garantito dalle generazioni dei nonni alle famiglie moderne (http://www.lastampa.it/2017/10/02/societa/quei-nonni-tuttofare-che-salvano-le-famiglie-italiane-Mc1GacdbYrVe76sO1e4koK/pagina.html).

È bello allora pensare a quanta importanza abbiano i nonni nel contesto delle famiglie di oggi, e di come la loro delicata presenza diventi un elemento di vitalità per i bambini di oggi, ma anche quelli di ieri, che ritrovatosi a loro volta genitori non esitano a chiedere una mano a chi, anni fa, ha insegnato loro la cura verso i più piccoli.


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Un percorso con i ragazzi di seconda media per capire insieme quanto l'identità di ciascuno, soprattutto negli anni dell'adolescenza, cambi e venga influenzata dai media e dai social network. Scarica il PDF: Intervento genitori io@affettività
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