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L'intervento breve sulla diade madre-bambino

Ultimamente sto approfondendo, con un gruppo di colleghi, un intervento sulla diade madre-bambino; in sostanza, accogliere nello studio il genitore e il bambino insieme, per poter offrire una risposta concreta, veloce ed efficace ad alcune domande specifiche, ma piuttosto comuni, che i genitori di bimbi tra gli zero e i cinque anni si trovano ad affrontare.

Riprendo direttamente dal sito di riferimento www.progettoprimainfanzia.it

Il pensiero che è alla base della nostra modalità di lavoro si fonda sui dati della ricerca scientifica che hanno accertato quanto le prime relazioni tra bambini e genitori influiscono sullo sviluppo futuro dei piccoli e ne influenzano l’autostima, la qualità delle emozioni, la capacità di stringere relazioni, il pensiero. La storia e la qualità di tali legami permettono al bambino di sentirsi protetto e al sicuro, costituendo la base da cui partire per esplorare il mondo.

L’intervento breve con genitori e bambini è un modo per affrontare le difficoltà precoci in un ambiente accogliente.

Talvolta tali difficoltà si manifestano attraverso il disagio esperito dal genitore, che si può trovare disorientato nell’affrontare i dubbi e i problemi che si presentano in alcune fasi della crescita del bambino.

Il bambino parla e racconta a modo suo con il linguaggio del corpo le sue emozioni e i suoi bisogni attraverso disturbi fisici o comportamenti che diventano fonte di preoccupazione per i grandi.

I suoi messaggi spesso riguardano l’alimentazione, il controllo degli sfinteri, il sonno, l’irrequietezza.

Tra i problemi che si possono verificare ne citiamo alcuni: aggressività del bambino con adulti e/o coetanei, autoaggressività, comportamenti ansiosi, ipersensibilità, astenia, problemi del sonno, inappetenza, stitichezza, dermatiti, crescita non congrua all’età

Il metodo che proponiamo nasce dall’incontro tra la nostra esperienza clinica e nuove metodologie di lavoro derivate dalla ricerca sullo sviluppo del bambino.

Il metodo prevede due fasi:

  1. Il terapeuta, attraverso il gioco e la parola, lavora per 2/3 incontri, insieme a genitori e bambino. Durante questi incontri, che durano 40/45 minuti, un genitore e il terapeuta giocano con il bambino, che in questo modo è parte attiva nel processo di cambiamento. Giocando inoltre può esprimere le emozioni e le difficoltà che sta vivendo.
  1. Terapeuta e genitori riflettono su quanto emerso e individuano strategie e risorse per il cambiamento.

L’utilizzo della videoregistrazione durante gli incontri con genitori e bambini offre la possibilità di cogliere i segnali che anche i neonati mettono in atto per inserirsi nella comunicazione con l’adulto, dando la possibilità ai genitori di osservare ciò che accade nella relazione con il loro bambino, insieme al terapeuta. Nel caso di bimbi più grandi la videoregistrazione permette di cogliere aspetti della comunicazione non verbale che possono essere osservati da genitori e terapeuta e diventare spunti di riflessione.

Nella scelta della metodologia di lavoro particolare attenzione è stata data alla brevità dell’intervento. Vista la qualità dell’evoluzione delle dinamiche relazionali nei primi anni di vita si è ritenuto fondamentale proporre un intervento focalizzato che possa fornire risposte utili nel più breve tempo possibile senza rinunciare alla qualità della proposta terapeutica.

Se volete saperne di più, il sito è www.progettoprimainfanzia.it, oppure, come al solito, potete contattarmi direttamente

 


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